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I funghi di Santa Fosca a Selva di Cadore nelle Dolomiti.

Aggiornamento: 22 dic 2018

Ciao a tutti!

Aggiungo un piccolo contributo a questo blog raccontandovi dei funghi della zona, della loro stagionalità, dei posti dove trovarli e delle scoperte fatte durante la ricerca, che mi hanno fatto scoprire dei paesaggi incredibili a due passi dall'hotel!

Durante il breve periodo durante il quale ho collaborato con Carola e Massimiliano, ho avuto la fortuna di vivere e godere della vallata anche nei fuori stagione, cominciamo quindi parlando di un fungo tipico di questa stagione avanzata: la Finferla!

Il Cantharellus lutescens, conosciuto come Finferla è un fungo autunnale molto comune nella zona. Si presenta come un esile fungo dal cappello marrone chiaro con varie striature , che lo mimetizzano perfettamente facendolo assomigliare ad una foglia secca ma con il sottile e cavo gambo colorato di arancione, che sfuma in un rosa pallido sulle costolature sotto al cappello. Cresce in gruppi numerosissimi, al punto che spesso, individuati i primi esemplari, si continua a raccogliere senza quasi spostarsi, tanto fitti sono!

Il sapore da crudo ricorda l'erba cipollina; è ottimo come contorno o in accompagnamento ad una polentina morbida e si presta benissimo ad essere seccato vista anche la scarsa carnosità ed a venire utilizzato in aggiunta a ragù di carne per una versione "montanara" delle lasagne al forno.

Ne avevo anche preparato una piccola quantità conservata sott'olio, a titolo di esperimento, ed il risultato è stato più che soddisfacente dato che per consistenza e gusto si presta egregiamente ad accompagnare affettati e formaggi! Piuttosto laboriosa è la pulizia di questo fungo, dovuta al fatto che spesso si raccoglie anche una quantità di frammenti di foglie e fili d'erba secca, pur prestando mille attenzioni durante la raccolta.

Ma veniamo alle zone di crescita: pendii leggeri erbosi, nascosto sotto l'erba, chiazze di terreno nudo, in pieno sole o riparato dagli alberi, questo fungo cresce più o meno dappertutto! Uno dei posti che ha fruttato di più è vicinissimo all'hotel, salendo dalla stradina della Forestale alle spalle del parcheggio, abbandonandola dopo poche decine di metri per salire dritti e proseguire verso sinistra, seguendo i sentieri tracciati dalla selvaggina fino a trovarsi in corrispondenza delle abitazioni della parte alta del paese (200/300metri circa) fino a raggiungere alcuni piccoli pendii erbosi che creano delle piccole radure; sotto l'erba secca, ai bordi, se ne trovano spesso di dimensioni notevoli ed in quantità.


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