G E N T I A N A P U N C T A T A - Famiglia Gentianaceae
Nome italiano: Genziana maculata
La Gentiana punctata è una specie delle montagne dell’Europa meridionale, presente in tutto l’arco alpino. Assente in Liguria e nelle regioni centro-meridionali.
Pianta perenne, erbacea, alta 20-60 cm., con rizoma legnoso, fusto robusto ed eretto, con 2/5 fiori all’apice.
La corolla dei fiori è gialla, punteggiata di bruno-violetto-rossastro. Cresce su pascoli alpini e luoghi rocciosi ad un’altitudine tra 1500 e 2600 metri slm. e fiorisce nei mesi di luglio e agosto.
Antica pianta officinale, tra le popolazioni montane la genziana godeva e gode ancora la fama di panacea: macerata nell’aceto la si usava contro tutte le malattie contagiose; si riteneva inoltre che bastasse masticarne un pezzetto ogni giorno per godere di una lunga vita e di una buona vecchiaia. Anche oggi la radice, che contiene glucosidi amari stimolanti la funzione gastrica, viene utilizzata per aromatizzare l’acquavite producendo un superalcolico amaro, tonico, digestivo.
Dove è possibile trovarla?
Gli esemplari da noi fotografati sono stati avvistati nel luglio 2109 nella zona Passo Giau – Mondeval.
Questo l’itinerario consigliato per la loro ricerca:
Da passo Giau m.2236 s’imbocca, accanto alla cappelletta, il sentiero CAI 436 che, in leggera ondulazione, porta a Forcella Col Piombin m.2239. Qui il sentiero si biforca: a destra sale su tracciato “alpinistico” verso il Monte Cernera; verso sinistra il 436 attraversa in quota la verdeggiante Val Cernera, zona di pascolo e di…marmotte.
A fare da sfondo alla bella vallata, ecco il massiccio delle Tofane, con l’imponente parete della Tofana di Rozes a sovrastare le guglie delle Cinque Torri. Uno spettacolo!
Dopo l’attraversamento del vallone, si sale con un po’ di fatica fino alla Forcella Giau m.2360, sulla quale incombe la bastionata dei Lastoni di Formin.
Qui si abbandona il sentiero 436, che prosegue verso il masso della sepoltura mesolitica dell’uomo di Mondeval e verso Forcella Ambrizzola, e ci si porta per terreno libero in discesa tra l’erba, in direzione di alcuni enormi massi erratici. Che si superano puntando a vista verso il Lago delle Baste m.2281, piccola pozza d’acqua sulla quale si specchiano il celeste del cielo, il candore delle nuvole e l’abbagliante dolomia dei Lastoni e del Bèco de Mezodì. Il luogo merita una sosta.
Più di una traccia, nessuna segnalata, conduce verso la cima del Mondeval.
La più panoramica e forse la più agevole è quella evidente che segue il filo di cresta. Basta tenersi a qualche metro dallo strapiombo che si apre sulla destra e sotto il quale s’intravede parte dell’Alta Val Fiorentina.
Si devono superare ancora 174 metri di dislivello per arrivare alla cima del Monte Mondeval, a 2455m.
La fatica richiesta dal superamento delle ultime rampe verrà ripagata da ciò che da questo balcone si offre alla vista, che può spaziare tutt’attorno a 360 gradi: indescrivibile.


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